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  • Istituto di Produzioni Vegetali

Come valorizzare la filiera dell’olio in un’ottica di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Luca Sebastiani, professore ordinario presso l’Istituto di Produzioni Vegetali, ha partecipato a Tuttofood 2025

Data pubblicazione: 19.05.2025
Studio istituto produzioni vegetali
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Solo la strada della sostenibilità potrà far tornare competitiva l’olivicoltura italiana. Il messaggio è emerso durante il talk “Due anni di Planet O-live: Conoscenza, Condivisione e Crescita per uno Sviluppo Sostenibile” organizzato dall’azienda Costa d'Oro nell’ambito di TuttoFood 2025, la fiera B2B per l’intero ecosistema agroalimentare.
Per la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa ha partecipato Luca Sebastiani, Professore ordinario di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree presso l’Istituto di Produzioni Vegetali. L’evento ha affrontato il modo attraverso cui l’olivicoltura italiana può tornare a essere competitiva in un’ottica di sostenibilità economica, sociale ed ambientale. A fronte di un paese come l’Italia che da sempre apprezza e consuma olio extravergine di oliva, il settore olivicolo nazionale mostra evidenti elementi di criticità produttiva. Secondo gli ultimi rilevamenti, la produzione media nazionale è ormai in forte calo, con produzioni ai minimi storici. Questo scenario è il frutto di difficoltà strutturali della filiera olivicola: aziende di piccole dimensioni, impianti obsoleti, scarsa innovazione, mancanza di politiche nazionali che riconoscano un valore equo ai produttori. A questo negli ultimi anni si sono aggiunti i crescenti problemi legati alle variabili climatiche ed alla diffusione di nuovi patogeni.

I veri imprenditori agricoli sono pochi – afferma Luca Sebastianie devono competere con un mercato internazionale molto dinamico, in cui i competitor sono spesso più organizzati e capaci di fare rete”.

Il rilancio del settore comporta una valutazione della sostenibilità economica, sociale ed ambientale delle aziende. 

Nei due anni del progetto Planet O-live, sostenuto da Costa d’Oro, abbiamo cercato di capire i problemi delle imprese, condividere le soluzioni e far crescere i produttori in modo sostenibile. Per questo il motto del progetto si basa sulle 3C: Conoscenza, Condivisione e Crescita”.

L’evento è stato anche l’occasione per presentare il piano tracciato da Costa d’Oro a due anni dall’avvio del progetto “Planet O-live”un modello che pone al centro la responsabilizzazione degli olivicoltori, la tutela del territorio e una visione di sostenibilità a 360 gradi: dalla produzione all’innovazione di prodotto, fino al dialogo con i consumatori e le comunità locali.